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Latte materno vs formule

ʟᴀᴛᴛᴇ ᴍᴀᴛᴇʀɴᴏ ᴇ ғᴏʀᴍᴜʟᴇ ᴀʀᴛɪғɪᴄɪᴀʟɪ: sᴏɴᴏ ᴅᴀᴠᴠᴇʀᴏ ᴜɢᴜᴀʟɪ??


«𝙋𝙚𝙧𝙘𝙝é 𝙩𝙞 𝙛𝙞𝙨𝙨𝙞 𝙘𝙤𝙣 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙡𝙡𝙖𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤? 𝙏𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙘𝙧𝙚𝙨𝙘𝙤𝙣𝙤 𝙗𝙚𝙣𝙚 𝙡𝙤 𝙨𝙩𝙚𝙨𝙨𝙤!»


L’opinione comune, infatti, è che il latte materno e le formule artificiali si equivalgano, per cui sarebbe pressoché lo stesso, per il bambino, assumere l’uno o le altre.


Dagli anni 90 si è visto tornare, vigoroso ed incalzante, l’interesse per l’allattamento al seno, riscoprendone come per magia tutti i benefici. Ma la domanda è: 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙢𝙖𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙫𝙖𝙢𝙤 𝙢𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙞𝙣 𝙙𝙪𝙗𝙗𝙞𝙤 𝙡’𝙤𝙥𝙚𝙧𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙈𝙖𝙙𝙧𝙚 𝙉𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖?


La risposta la troviamo:


1️⃣ Nell’ostacolo all’emancipazione della donna, iniziata appunto negli anni 70.

Per la quale allattare avrebbe costituito un grande ostacolo alla vita lavorativa che aveveva appena conquistato lottando con le unghie e con i denti.


2️⃣ Nel portafoglio di produttori di latte in polvere che si devono arricchire.

Sempre negli anni agli anni ’70, ci fu il boom delle industrie produttrici di alimenti per l’infanzia e “latte artificiale” e le industrie sostennero che fosse addirittura migliore rispetto al latte materno. Le nostre nonne e le nostre mamme vennero bombardate da pubblicità che affermavano questa presunta superiorità e si assistette dunque a una crescita esponenziale delle vendite di prodotti per l’alimentazione artificiale. 𝘋’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰𝘯𝘥𝘦, 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘰𝘳𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘦𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰?


3️⃣ E la volontà dell’essere umano di voler migliorare un qualcosa che è di per se già perfetto.


Oggi le cose sono un po’ cambiate a partire dalla terminologia: il termine “latte” viene riservato a quello prodotto da una madre per il proprio piccolo, mentre per i sostituti artificiali si parla di “formule”, così da sottolineare che non si tratta di sostanze uguali o simili al latte materno, ma di veri e propri composti creati in laboratorio a partire dal latte vaccino.






 
 
 

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