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Latte materno vs formule: le differenze.

Updated: May 3, 2024

L'OMS raccomanda alle madri in tutto il mondo di allattare i neonati esclusivamente al seno nei primi sei mesi di vita affinché crescano e si sviluppino in modo ottimale e godano di buona salute.

Tuttavia, se l'allattamento al seno non è possibile per differenti motivi oppure la madre non vuole allattare al seno, la formula 1 è la scelta più indicata fino almeno ai sei vita del bambino.




Il contenuto di proteine nel latte materno è relativamente basso se paragonato a quello del latte di altri mammiferi; nelle formule artificiali, dapprima ad alto contenuto proteico, sono progressivamente diminuite ed oggi la composizione del latte in formula è molto simile a quella contenuta nel latte materno.


Ovviamente riprodurre alla perfezione il latte materno è impossibile, contiene infatti anticorpi, enzimi, e centinaia di molecole in una sola goccia, molecole che coadiuvano l'assorbimento del ferro (lattoferrina), etc.


Inoltre, il latte materno varia la sua composizione ad ogni poppata e in tempi diversi della stessa poppata.


Che voglio dire? Il primo latte che fuoriesce ha una composizione più ricca in zuccheri e acqua, per dissetare il bambino (che ricordo che fino ai sei mesi non necessita di acqua, tisane o altro). Il latte che esce dopo circa 10-15 minuti di poppata è più ricco in grassi, per nutrire il bambino.


Il latte cambia da poppata a poppata: se un bambino si ammala, la qualità del latte cambia aumentando il contenuto di anticorpi.


La natura è meravigliosa e perfetta.








𝙊𝙜𝙣𝙞 𝙜𝙤𝙘𝙘𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝙡𝙖𝙩𝙩𝙚 𝙢𝙖𝙩𝙚𝙧𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞𝙚𝙣𝙚 𝙥𝙞ù 𝙙𝙞 4.000 𝙘𝙚𝙡𝙡𝙪𝙡𝙚, 𝙛𝙚𝙧𝙧𝙤, 𝙤𝙧𝙢𝙤𝙣𝙞, 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙚, 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤𝙧𝙞 𝙙𝙞 𝙘𝙧𝙚𝙨𝙘𝙞𝙩𝙖. Il latte si modifica continuamente: di mese in mese, di giorno in giorno, nel corso della stessa giornata e, come abbiamo visto, anche durante una poppata. Esiste un “𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘰” 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘵𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰 𝘦 𝘪𝘭 𝘭𝘢𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘯𝘰, grazie alla quale quest’ultimo si adegua non solo ai bisogni specifici legati all’età, ma anche alle particolari esigenze di quel bambino.


Oggi sappiamo che 𝙞𝙡 𝙡𝙖𝙩𝙩𝙚 𝙢𝙖𝙩𝙚𝙧𝙣𝙤, 𝙤𝙡𝙩𝙧𝙚 𝙖 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙚-𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙛𝙞𝙘𝙤, 𝙘𝙞𝙤è 𝙖𝙙𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙖𝙞 𝙥𝙞𝙘𝙘𝙤𝙡𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙚 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙖, è 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙫𝙞𝙙𝙪𝙤-𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙛𝙞𝙘𝙤: ogni mamma produce un latte su misura, perfetto per il proprio bambino. Il suo sapore, poi, varia in relazione all’alimentazione materna, e questo aiuterà il piccolo ad accettare i nuovi odori e gusti della dieta familiare al momento dell’introduzione dei cibi solidi.🥦🥑🧀🍠🧄

È chiaro quindi che non esiste una formula artificiale paragonabile per qualità e benefici al latte materno, e proprio da questa constatazione nascono i numerosi sforzi per la difesa e la promozione dell’allattamento.


Tuttavia è importante ricordare che la formula rappresenta l’alternativa più adeguata e sicura laddove l’allattamento non sia possibile o ci sia bisogno di un’integrazione.



 
 
 

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